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Apuleio
Metamorfosi (l'asino d'oro), XI, 8
 
originale
 
8. Ecce pompae magnae paulatim praecedunt anteludia votivis cuiusque studiis exornata pulcherrume. Hic incinctus balteo militem gerebat, illum succinctum chlamide crepides et venabula venatorem fecerant, alius soccis obauratis inductus serica veste mundoque pretioso et adtextis capite crinibus incessu perfluo feminam mentiebatur. Porro alium ocreis, scuto, galea ferroque insignem e ludo putares gladiatorio procedere. Nec ille deerat, qui magistratum fascibus purpuraque luderet, nec qui pallio baculoque et baxeis et hircino barbitio philosophum fingeret, nec qui diversis harundinibus alter aucupem cum visco, alter piscatorem cum hamis induceret. Vidi et ursam mansuem cultu matronali sella vehebatur, et simiam pilleo textili crocotisque Phrygiis Catamiti pastoris specie aureum gestantem poculum et asinum pinis adglutinatis adambulantem cuidam seni debili, ut illum quidem Bellerophontem, hunc autem diceres Pegasum, tamen rideres utrumque.
 
traduzione
 
Ed ecco che lentamente cominci? a sfilare la solenne processione. La aprivano alcuni riccamente travestiti secondo il voto fatto: c'era uno vestito da soldato con tanto di cinturone un altro da cacciatore in mantellina, sandali e spiedi, un terzo, mollemente ancheggiando, tutto in ghingheri, faceva la donna: stivaletti dorati, vestito di seta, parrucca. C'era chi, armato di tutto punto, schinieri, scudo, elmo, spada, sembrava uscito allora allora da una scuola di gladiatori; e non mancava chi s'era vestito da magistrato, con i fasci e la porpora e chi con mantello, bastone, sandali, scodella di legno e una barba da caprone, faceva il filosofo, due, poi, portavano delle canne di varia lunghezza, con vischio e ami, a raffigurare rispettivamente il cacciatore e il pescatore; vidi perfino un'orsa addomesticata vestita da matrona e portata in lettiga e una scimmia con un berretto di stoffa e un vestito giallo all'uso frigio che aveva in mano una coppa d'oro a ricordare il pastore Ganimede; poi un asino, con un paio d'ali posticce, che seguiva un vecchio tutto traballante, erano proprio buffi quei due: Pegaso e Bellerofonte.
 

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